BOSNIA – LA STORIA

 

Il Cancelliere Bismark diceva “E’ la Geografia che regola la Storia”. E’ da queste due fonti primarie che occorre partire per comprendere meglio  la Bosnia oggi.

IL PERIODO ILLIRICO

Si ritiene che gli Illiri, un gruppo di tribù - discendenti probabilmente dai primi immigranti Ariani -  che parlava una lingua simile al moderno Albanese, siano stati i primi abitanti conosciuti della Bosnia e la più antica razza nel sud – est Europa.

Gli Illiri formavano il nocciolo delle popolazioni pre – elleniche che hanno abitato la parte più meridionale della penisola balcanica  e che si estendevano nella Tracia (parte della moderna Bulgaria,Grecia, Turchia e ad est dell’attuale Macedonia) ed in Italia.

Gli antichi scrittori greci descrivevano gli Illiri come “barbari” e “ non ellenici” evidenziando con ciò la percezione e la reale differenza fra le culture.

Secondo alcuni storici il primo conflitto tra gli Illiri ed i Romani risale al 229 A.C. Sicuramente due conflitti minori si sono avuti durante il secondo secolo A.C. . I romani,infine hanno avuto ragione degli Illiri intorno all’anno 9° D.C. che determinò l’annessione dei territori dell’attuale Bosnia alla provincia della Dalmazia e il collasso del regno il lirico.

L’IMPERO ROMANO

I romani aprirono delle miniere e sfruttarono la ricchezza mineraria della regione. Nel tempo diversi Illiri si  romanizzarono  mentre la colonizzazione delle terre lungo la costa adriatica e la bassa Neretva portò molti romani ad insediarsi nelle terre e , con essi,  la civiltà e l’influenza romana penetrarono nella BiH. La vita nella regione divenne sempre più somigliante a quella dell’impero nel suo complesso ed ogni cosa era stabilita secondo il modello di Roma,compreso la costruzione delle strade,lo sviluppo delle città,il culto delle Divinità e l’obbedienza all’imperatore come incarnazione dell’autorità assoluta.Diverse strutture di bagni termali vennero costruite nel paese ;statue mosaici ,tombe dei primi cinque secoli D.C. possono essere viste in differenti località del paese.

L’imperatore Diocleziano (295 D.C.),il cui palazzo può essere visitato a Spalato in Croazia,stabilì il sistema dei due imperi con due Cesari alle sue dipendenze. L’imperatore Costantino (314 D.C.) spostò la capitale dell’Impero Romano ancora unificato a Costantinopoli, in origine chiamata Bisanzio ed  oggi  Istanbul .La capitale fu spostata avanti ed indietro tra Roma e Costantinopoli per circa un secolo.Nel 395 D.C. la divisione tra l’Impero Romano di Oriente ,conosciuto come l’Impero Bizantino, e l’Impero Romano Occidentale  divenne definitiva.La linea di separazione tra est ed ovest fu il fiume Drina , facendo della Bosnia un cuscinetto regionale tra gli imperi, i popoli, le filosofie e teologie.

GLI SLAVI MERIDIONALI

Al tempo della caduta dell’Impero Romano intorno al 490 D.C.,tribù slave comprendenti quelle degli Sloveni,Croati e Serbi, migrarono in Bosnia nel corso degli anni.Non vi è accordo sulle origini  e provenienza delle tribù slave o sulle motivazioni che le hanno spinte su queste terre.In ogni caso si pensa che esse emigrarono da quelle terre che oggi corrispondono all’Ucraina,Russia  e ,forse, ai paesi nordici.

Esse si stabilirono in differenti aree geografiche e sperimentarono differenti sviluppi man mano che le tre culture si evolvevano.Ma – occorre sottolineare oggi – che  Sloveni, Croati e Serbi condividono una comune antica origine Slava.

Al tempo dell’imperatore  Carlo il Grande (circa 800 D.C.) gli Slavi incrementarono in modo significativo la loro presenza nella regione e ne divennero gli abitanti  in forma permanente. La regione , chiamata la Terra degli Slavi o Slavina , divenne nei tempi moderni Yugoslavia. La popolazione , lentamente , adottò la cristianità ma fu influenzata in modo differente dalle principali sette esterne.Gli Sloveni ed i Croati divennero Cattolici Romani ed adottarono l’alfabeto romano,mentre i Serbi divennero Cristiani Ortodossi Orientali ed adottarono l’alfabeto cirillico .Nel 1054 ,le secolari lotte di potere  tra la chiesa Romana e le chiese Bizantine orientali (Costantinopoli,Antiochia,Gerusalemme ed Alessandria),culminarono nello scisma tra Occidente ed Oriente , che divise la cristianità in due imperi  ed in due Chiese Cristiane.Lo scisma fissò i confini religiosi rappresentati dal fiume Drina  con le moderne Slovenia, Croazia e Bosnia in occidente e Serbia ,Montenegro e Macedonia nella parte orientale.

                                                     

L’ETA’ D’ORO DI KULIN BAN

Nel 925,Tomislav , il primo Re croato, unificò la Pannonia (pianure dell’entroterra) e la Dalmazia (costiera ). Dopo la morte dell’ultimo Re, Petar Svacic, nel 1102, la Croazia divenne uno stato vassallo dell’Ungheria.lo Stato della Bosnia cominciò a prendere forma nel X secolo ed a quel tempo si estendeva dal fiume Drina fino al mare Adriatico. Bisanzio, l’Ungheria ed i vicini stati della Croazia e della Serbia ciascuno cercava di prendere dei territori per espandere il Cattolicesimo e il Cristianesimo Ortodosso, cosi  mettendo in pericolo la posizione socio-legale della Bosnia dalle sue origini al periodo medievale.Nel 1130, la Bosnia si affermò come stato indipendente sotto la guida di Kulin , Ban (Re) di Bosnia. Il regno di Bosnia fu stabilito sotto la dominazione di Stefan Nemanja, Re di Serbia. Era un piccolo regno se confrontato con le più grandi monarchie dell’epoca quali l’Inghilterra e la Francia. I più potenti imperi nell’area, erano l’Impero Ungherese, il divino Impero Romano Germanico e l’Impero Ottomano.Il Ban (Re) Kulin, governò fino al 1204. Il suo regno fu caratterizzato da pace ed ancora oggi in Bosnia ci si riferisce a questo considerandolo come un vero  periodo di pace in tutta la Bosnia .Fu la così detta età d’oro di Kulin Ban .La Bosnia si sviluppò come un paese indipendente ed internazionalmente riconosciuto. A Kulin Ban è dedicata una via a Sarajevo lungo il fiume Miljacka.

 

IL BOGOMILISMO                 

Durante questo regno, una setta Bulgaro Cristiana conosciuta come Bogomilismo ( dalla lingua bulgara “bog” =dio   e “mil” = amico  ) iniziò ad attrarre seguaci in Bosnia   come pure alcune autorità Bosniache adottarono il Bogomilismo per  riscattarsi dalle influenze dei vicini  cattolici ed ortodossi.Il Bogomilismo fu sradicato in Bulgaria e ed a Bisanzio nel 13 secolo ,ma resistette in Bosnia fino al tempo dell’Impero Ottomano che ottenne il controllo della regione nel 1463. Sia i cattolici sia gli ortodossi perseguitarono i Bogomili come eretici.Le iniziali pressioni esercitate dai dai vicini cattolici ed ortodossi spinsero la Bosnia  verso il Bogomilismo. Più tardi ,con l’introduzione delle regole Ottomane ,i Bosniaci furono più suscettibili  alla conversione all’Islam poiché essi non  erano amici né della chiesa Cattolica Romana ,né di quella Serba Ortodossa ed anche per evitare di cadere nella trappola Cattolica ed Ortodossa  tesa dai vicini nella regione.

Durante il XII secolo lo Stato bosniaco era basato su principi parlamentari. Nel 1353 , Stefen  Tvrtko divenne re all’età di 15 anni quando lo zio Stefan Kotromanic , morì durante una guerra locale combattuta contro Stefen Dusan di Serbia. Durante il suo governo(1353-1391) nel 1377 la Bosnia divenne un reame e raggiunse la massima grandezza territoriale  estendendosi dal fiume  Sava  all’isola di Korcula ed Hvar sul Mare Adriatico. Conseguentemente la Bosnia fu guidata dalla dinastia Kotromanijc. Quando Ban Tvrtko catturò il monastero di San.Sava,egli dichiarò di essere il Re di Bosnia, Serbia e Croazia. Ma, saggiamente, egli non cercò mai di applicare quella autorità alla Serbia.

 

KOSOVO POLJE

Il 28 giugno del 1389 giorno di S. Vito  ( Vidovdan) il Re Lazar di Serbia si scontrò con le armate Turche Ottomane invasori a Kosovo Polje (Piana degli Uccelli Neri) nel Kosovo.Sebbene egli fosse riuscito a unire le differenti litigiose fazioni serbe , i Serbi furono sconfitti. Il Sultano degli Ottomani fu ucciso in quella battaglia e la stessa sorte toccò al Re  Lazar all’atto della sua cattura. Il figlio del sultano divenne in nuovo sultano e in modo repentino uccise anche suo fratello in modo che non vi fosse alcuna competizione per il controllo sul popolo. Il Re Lazar fu sepolto nella Pianura degli Uccelli Neri in Kosovo.

E’ molto difficile riuscire a capire come realmente si svolsero i fatti nella famosa battaglia del 1389 a Kosovo Polje. Non vi sono delle risorse storiche attendibili che abbiano cronicizzato gli avvenimenti della battaglia. La maggior parte delle conoscenze sulla battaglia  giunte  fino ai giorni nostri , sono parcellizzate in una serie di poemi epici che hanno formato la leggenda Serba. Molti di questi furono scritti secoli dopo i fatti e non sono storicamente obiettivi.

Contrariamente alla diffusa leggenda Serba circa questa battaglia , migliaia di cavalieri e soldati Albanesi combatterono a fianco dei fratelli serbi  in armi contro l’Impero Ottomano e molti di loro caddero nel nome della causa Serba. Molti Serbi continuano a glorificare la sconfitta , a  considerare il Re martire come un eroe ed il campo di battaglia come un monumento nazionale. In realtà Kosovo Polje fu una delle tante battaglie combattute durante l’espansione dell’Impero Ottomano . Al tempo della battaglia di Kosovo Polje l’Impero Ottomano già occupava molti territori che oggi sono parte della Bulgaria ,Serbia e Bosnia Erzegovina. 64 anni dopo la battaglia , nel 1453 , Costantinopoli cadde.

 

EBRAISMO ED IL GIGLIO

Nel XV secolo , dopo che l’Impero Ottomano si era stabilizzato, vi furono differenti spostamenti demografici in Bosnia. Poiché le persecuzioni in differenti paesi Europei occidentali, compresa la Francia e la Spagna , continuavano, molti ebrei cominciarono a stabilirsi in Sarajevo , dove essi trovarono una tolleranza religiosa e furono capaci di formare una attivissima , ricca e potente comunità. Questi Ebrei Sefardici continuano , ancora oggi ad avere un ruolo vitale nella comunità di Sarajevo.

Durante questo periodo venne introdotto il giglio fiorito  come stemma .Vi sono due differenti spiegazioni circa l’introduzione di tale simbolo , entrambi sono similari ma offrono differenti date circa la sua adozione.La prima spiegazione è basata su un periodo piuttosto corto intorno al XII secolo quando l’Ungheria governava la Bosnia .L’ Ungheria era guidata da un Re di origine francese, Roger Charles di Angiò  che regnò sotto il nome di Karoly I. Egli portò con se lo stemma della provincia francese di Angiò, il giglio fiorito.

Comunque altri storici riportano che la Bosnia divenne parte del regno di Ungheria per un certo tempo all’inizio del XIV secolo.Le lotte della dinastia Ungherese esplosero nel 1302 alla fine della dinastia degli Arpad. Il Re di Napoli reclamò il trono e fu durante queste lotte che, promettendosi obbedienza da un lato e dall’altro, i Re di Bosnia cercarono di scalfire la loro indipendente fierezza.La dinastia Bosniaca divenne vicina agli Angioini  e la figlia di Stjepan, Re di Bosnia , sposò Louis I Re di Ungheria. I Re di Napoli facevano parte della famiglia degli Angiò, una branca minore della famiglia reale francese, e portavano uno stemma leggermente differente.E’ possibile che il giglio fiorito sullo stemma era una forma di ricompensa per essere dalla parte degli angioini. Oggi il giglio fiorito appare sulla bandiera della federazione a rappresentare la componente Bosniaca.

 

L’ERA DELL’IPERO OTTOMANO

Il periodo dell’Impero Ottomano costruito dentro ed attorno all’Europa si sviluppò in vari stadi  nell’arco di molti anni. Durante questo periodo, la Croazia ( in unione con l’Ungheria) sistemarono i Serbi che erano stati spostati dalle invasioni , in un area lungo il confine con la Bosnia. Quest’area cominciò ad essere conosciuta come “KRAJINA” o frontiera.Questo “muro umano”  serviva allo scopo e divenne una barriera per l’avanzata degli Ottomani. Comunque, sebbene questa tattica fosse utile durante il periodo dell’occupazione ottomana, divenne un problema in seguito per i Croati interessati all’indipendenza e ad uno Stato Croato puro.

L’Armata Turca conquistò il regno di Bosnia nel 1463 , quando il Sultano Mehemed il Conquistatore catturò il Castello di Babovac  dando fine alla dinastia di Kotromanjic.Ciononostante ,ulteriori battaglie ed assedi continuarono per molti anni ancora. I Turchi sotto Sulejman il Magnifico , attaccarono l’Austria  attraverso la Bosnia , arrivando alle porte di Vienna nel 1533, dove furono sconfitti.Nel 1571 nel  Mar Mediterraneo i Turchi furono sconfitti nella battaglia di Lepanto.Nel 1683 , l’Impero Ottomano fu ancora una volta e definitivamente sconfitto alle porte di Vienna.Questo rappresentò la fine della sua espansione verso occidente.

 

CAMBIAMENTI NELLA SOCIETA’

L’Impero Ottomano governò circa un terzo dell’Europa. Tollerò un notevole numero di diversità religiose all’interno dei suoi confini.Nel mentre i Turchi non forzarono alla conversione i sudditi, soltanto i Musulmani  avevano il diritto di proprietà , di voto , o di partecipare al governo del paese. I non musulmani dovevano pagare le tasse sul loro lavoro.Comunque , essi potevano praticare la propria religione e la loro giustizia ed esercitare i loro desideri ed aspirazioni in molti affari all’interno della loro comunità.Queste misure furono prese dai governanti Ottomani per evitare ribellioni o rivoluzioni.Fu durante questo periodo che molti abitanti della Bosnia si convertirono all’Islam. Una  grande parte di popolazioni slave si convertirono alla religione islamica  e cominciarono ad essere conosciuti come Bosniacs (Musulamani Bosniaci).I contadini cristiani rimasero i servi della società feudale. I ragazzi cristiani erano spesso sottratti alle loro famiglie per essere convertiti ed addestrati come servitori personali del Sultano o dei suoi visir. Questa armata di giannizzeri fu un mezzo di integrazione  dei non –Ottomani all’interno della struttura dell’Impero e legare le comunità periferiche nelle fila del Sultano.

L’Impero Ottomano apportò numerosi cambiamenti nella società bosniaca .Nuove città di tipo Islamico -Orientale furono costruite e l’economia fu cambiata con l’introduzione di un sistema feudale di proprietà terriere. I Turchi stabilirono distretti amministrativi feudali chiamati “Sandjaks”.

Dal 1580 la regione della Bosnia  cominciò ad essere governata attraverso un’amministrazioni di pascià, una decisione questa che portò a riconoscere l’entità Bosniaca.comprendente tutta l’attuale Bosnia–Erzegovina e alcune parti della Slavonia,Croazia,Dalmazia e Serbia. Nel 1592 , i Turchi catturarono l’importante fortezza di Bihac degli Asburgo e con questa mossa l’Impero ottomano coprì tutta la Bosnia Erzegovina , parte della Croazia e l’Ungheria. I Turchi occuparono la Croazia fino al 1699.Dopo la guerra di Vienna (1683- 1699) la Bosnia divenne la provincia occidentale dell’Impero ottomano, ed il trattato di Karlowitz (1699) confermo gli storici confini della Bosnia a nord ,occidente e meridionali. L’Impero ottomano governo la Bosnia – Erzegovina fino al 1878.

 

 L’ERA AUSTRO-UNGARICA IN BOSNIA  

                                                                                                                                      

 Alla fine del  XVIII secolo e nella prima metà del IXX secolo , i Bosniaci intrapresero guerre difensive contro l’Austria e Venezia e nello stesso tempo essi chiedevano uno status autonomo all’interno dell’Impero Ottomano .Coloro che avevano adottato le istituzioni ottomane (proprietari terrieri, capitani, giannizzeri) erano a quel tempo già accettati come Bosniaci.Ci furono molte riforme e ribellioni come quella di  Husein Bey Gradascevic (1831-32) che portò alla definizione finale dell’autonomia bosniaca all’interno dell’Impero Ottomano.Nel 1860 le riforme intraprese dettero alla Bosnia una certa autonomia provinciale.

Al tempo della guerra  di Crimea contro la Russia nel 1853, l’Impero Ottomano cominciò a perdere potere  nella regione consentendo alla Russia di guadagnare influenza nei Balcani, particolarmente in Serbia e Montenegro.Nel 1877 i Russi mossero una guerra vittoriosa   contro gli  Ottomani lungo il Danubio ed in Armenia. Comunque la Russia dichiarò che toccava all’Europa regolare   la questione Balcanica.

L’inizio del IXX secolo sfociò in quello che gli storici chiamano “la primavera dei popoli” dell’Europa occidentale. I paesi europei presero ispirazione dalla Rivoluzione Francese e dagli ideali dell’Impero napoleonico al di là del concetto di là del concetto di stato-nazione.

Serbi, Bosniaci e Croati presero parte a questo movimento  in quanto essi stessi chiedevano maggior libertà ed indipendenza.Gli Ungheresi erano in conflitto contro  gli Austriaci allorquando i Croati si rivoltarono contro di loro.

L’Impero Austro-Ungarico sotto la dinastia degli Asburgo cominciò ad effettuare incursioni nei Balcani .L’Austria supportò il regno Serbo dopo la sua lotta per l’ indipendenza dai Turchi, nell’ espansione con un  minoranza Serba consistente nelle tre adiacenti regioni – la predominante Ungherese - Vojvodina al nord, la principale  Bosniaca-Musulmana  Sandzak ad ovest e l’Albanese –Musulmana  Kossovo nel sud. Dopo la Ribellione Cristiana (1875 – 78) nella Bosnia –Erzegovina cominciò la grande crisi orientale che culminò nel congresso di Berlino (1878) che diede il mandato all’ Austria-Ungaria di occupare il paese. Al Congresso di Berlino nel 1878 , la Bosnia e la gran parte della Serbia furono messe sotto la “occupazione ed amministrazione “ dell’Austria, mentre era ancora legalmente parte della Turchia. Dopo una grossa resistenza , principalmente dei Bosniaci, l’Impero Austro-Ungarico stabilì la sua autorità in Bosnia , lasciando il paese quale “Corpo Separato” all’interno dei suoi confini storici. “Corpo Separato” significava che alla Bosnia  veniva garantita una sostanziale autonomia non appartenendo né all’Austria né all’Ungheria. Così la Bosnia entrò nel gruppo dei paesi conosciuti come Paesi europei.

L’annessione della Bosnia nel 1908 all’Austria , evitò che sia la Serbia sia l’Impero Ottomano reclamassero questa provincia.Due anni più tardi, Bosnia stabilì che nel  suo Parlamento fossero rappresentiate  tutte le nazionalità presenti nel suo territorio.Durante gli anni del potere Austro- Ungarico, la Bosnia e l’Erzegovina conobbero importanti cambiamenti si culturali sia economici. E’ in questo periodo che alcuni intellettuali Croati cominciarono a tirare fuori l’idea di uno stato indipendente per tutti gli Slavi del sud o “Yugo - Slavia”

 Nel 1914 la Serbia chiedeva l’accesso al Mare Adriatico, facendo così montare la tensione tra i due paesi.Si dice che la I Guerra Mondiale è cominciata a Sarajevo con l’assassinio dell’Arciduca Franz Ferdinad ,successore al trono d’Austria, il 28 giugno   del 1914 ( anniversario della battaglia del “Kossovo Polje” nel 1389).L’assassino , Gavrilo Princip,era uno studente serbo, membro della “Mano Nera”, un gruppo radicale serbo il cui obbiettivo era quello di staccare la Bosnia dall’ Austria per  darla alla Serbia.

L’Austria dichiarò guerra alla Serbia come risposta all’assassinio dell’Arciduca, così scatenando una mortale catena di eventi. La Russia sosteneva la Serbia, la Germania  si mobilitò in supporto dell’Austria  e contro la Russia,la Francia mobilitò le sue forze contro la Germania.La Germania allora attaccò la Francia attraversando il Belgio e , quindi l’Inghilterra dichiarò guerra contro la Germania.Tutti questi eventi ebbero luogo tra il 28 luglio ed il 4 agosto del 1914.

Nella I Guerra Mondiale i Serbi combatterono a fianco degli alleati, mentre i Croati si schierarono a fianco della Germania e dell’Austria - Ungheria.La maggioranza dei bosniaci restarono fedeli all’Austria – Ungheria allo Stato Austro – Ungarico , sebbene alcuni Musulmani servirono nell’Esercito serbo. La I Guerra Mondiale fu brutale nei Balcani con grosse perdite sofferte da tutti. Un gran numero di serbo – bosniaci furono  forzatamente scacciati dalla Bosnia verso la Serbia ed il Montenegro o furono uccisi.

 

NASCITA DELLA YUGOSLAVIA

 

Nel novembre del 1918, i Serbi ritornarono all’assalto della Bosnia generando il caos tra la popolazione musulmana. A seguito della la guerra  e del Trattato di Pace di Versaille (1919), la Bosnia e l’Erzegovina furono  separate dall’ Impero Asburgico. Insieme alla Croazia e alla Slovenia  fu creato lo Stato degli Sloveni, Croati e Serbi che fu unito dal Trattato di Ginevra  al Regno di Serbia .

Il 28 giugno del 1921 ( ancora una volta in coincidenza dell’anniversario della battaglia di Kosovo Polie del 1339) il Parlamento del regno, in accordo alla Costituzione Vidovdana (Vidovdan significa giorno di S.Vito) decise di stabilire  uno stato centralizzato come chiesto dai Capi Serbi. Molti dei membri della Croazia e della Slovenia  votarono contro tale decisione o si astennero . Ciononostante , nel 1929 il paese fu rinominato Regno di Yugoslavia (terra degli Slavi del Sud) con un Re Serbo che assunse il potere assoluto.

I Serbi dominarono con successo ciò che originariamente voleva essere un piano Croato per uno stato multinazionale e multietnico.

Il nuovo regno soffrì sin dagli inizi  di odi etnici, rivalità religiose, barriere linguistiche e conflitti culturali. A queste rivalità si aggiunsero le differenti situazioni economiche tra i dominanti Serbi ed i Croati.Il popolo croato riteneva che essi erano oppressi come mai nella storia precedente.Comunque , queste tensione ed odi avevano origine dal di fuori dei confini nazionali poiché i vicini continuavano a covare le irrisolte conflittualità della Prima Guerra Mondiale.

I nazionalismi crebbero in entrambe le aree serba e croata. I nazionalisti Croati si associarono  con i governi fascisti di Italia e Germania e formarono un gruppo chiamato “Ustascia”.  I Serbi , leali alla monarchia, divennero i difensori dalla Chiesa Ortodossa  e formarono un gruppo denominato “Cetnici”(Chetniks).La monarchia divenne  una dittatura  che veniva incontro ai nazionalismi Serbi mentre soffiava sul fuoco delle tensioni etniche tra Serbi e Croati. Nello stesso tempo i Musulmani , guidati da Mehmed Spaho, si allinearono ai Croati al fine di bilanciare la potenza dei Serbi.

L’inizio della Seconda Guerra Mondiale portò notevoli sconvolgimenti nella regione poiché diverse guerre furono combattute nello stesso tempo e negli stessi luoghi. Nel 1939, con l’Accordo di Cvetkovic – Macek , una parte della Bosnia fu inclusa nella terra di  Croazia.Allo scoppio della 2^ Guerra Mondiale , i Tedeschi, gli Ungheresi e gli italiani occuparono la Yugoslavia per circa quattro anni. La Croazia si allineò all’Alleanza dell’Asse ed al movimento fascista. Dopo l’invasione della Yugoslavia (1941), la Bosnia  ed Erzegovina furono sottoposte all’autorità dello Stato Indipendente di  Croazia, divenendo la linea di separazione tra le zone di occupazione tedesca ed Italiana.

Gli  “Ustascia” croati commisero ogni genere di atrocità contro i Serbi ed eressero campi di concentramento e di sterminio come a Jasenovac. Gli Ebrei di Bosnia furono perseguitati ed uccisi e i simboli giudei e le sinagoghe furono danneggiati e distrutti.

In risposta alla violenza degli Ustascia  nacquero due forze di opposizione : i “Cetnici” ed i Partigiani. All’inizio gli Alleati occidentali riconobbero i Cetnici Serbi come i legali rappresentanti del Governo Jugoslavo in esilio. Essi combatterono contro i Tedeschi e commisero delle rappresaglie contro gli Ustascia a loro volta con altrettanto atrocità. Alla fine , comunque , gli alleati sostennero i partigiani  guidati da Josip Broz Tito.

Il ruolo dei Musulmani Bosniaci nella guerra fu abbastanza complesso poiché essi  si trovarono tra gli Ustascia croati ed i Cetnici serbi e spesso delusi  da entrambi. Quando i partigiani cominciarono a distinguersi sempre più dai Cetnici, i musulmani cominciarono ad unirsi all’Armata di Tito.

 

Nel novembre del 1943, si insediò il Consiglio Anti – Fascista e la Bosnia ed Erzegovina riguadagnò la sua indipendenza e il suo stato legale.Documenti tratti dalla  prima sessione del  Consiglio Anti – Fascista pongono la Bosnia ed Erzegovina nello Stato  di Jugoslavia come una unità separata basata sui principi di uguaglianza di tutte le nazioni che si trovano all’interno della stessa  Bosnia. Nello stesso anno Tito fu capace di convincere un comitato di collegamento degli Alleati che i suoi partigiani comunisti  avevano la migliore possibilità di sconfiggere gli invasori stranieri, ingannandoli sulla loro relativa forza  e sull’importanza di questo gruppo. In tal modo essi ricevettero la maggior parte degli aiuti e del supporto alleato ,divenendo così una vera forza militare. Egli fu capace di mettere insieme parti di tutte le fazioni in una sorta di forza combinata per scacciare gli stranieri ed attaccò le forze dell’Asse efficacemente.

La 2^ Guerra Mondiale e la risultante vicious guerra civile tra gli Ustascia Croati ed i Cetnici Serbi è costata la vita di circa un milione di Jugoslavi. Il  più importante fondamento della comunista Jugoslavia è la storia di come il popolo jugoslavo si uni per combattere gli invasori. Comunque, le atrocità commesse dagli Ustascia e dai Cetnici furono così terribili da poter essere facilmente dimenticate.Sotto Tito , le discussioni sulle atrocità della guerra erano proibite nel tentativo di dimenticare il passato e tenere il coperchio sulle potenziali bollenti emozioni. Ciononostante,una volta che il coperchio fu sollevato , alcuni politici e partiti furono pronti , abili e furbi nel riproporre le atrocità della 2^ Guerra Mondiale a sostegno ,più tardi, dei propri  fini.

 

DALLA FINE DELLA 2^ GUERRA MONDIALE AL 1992    

 

Dopo la 2^ Guerra Mondiale fu proclamata la Repubblica federale di Jugoslavia (FRY). A seguito delle grandi perdite subite durante la guerra e per prevenire futuri spargimenti di sangue, Tito diede alla Bosnia una costituzione ed uno e lo status di una repubblica indipendente all’interno dello Stato Jugoslavo, definito dai suoi storici “esistenza”.

Tito , inoltre creò la Macedonia come repubblica separata.

Tito si legò inizialmente a Stalin, ma se ne separò subito per stabilire la sua propria idea di socialismo.

Il “Titoismo” gli permise di assumere ,durante la Guerra Fredda, un  ruolo guida in qualità di presidente della Jugoslavia  - e “Stato non allineato”.Tito stabilì regole rigide per combattere ogni espressione di “nazionalismo” e la sua idea unica di totalitarismo consentì di mantenere con successo la pace all’interno della Jugoslavia.Tito dovette uccidere molti dei suoi oppositori dopo che egli si assicurò la vittoria nel 1945, e durante il suo governo egli fece imprigionare attivisti dei movimenti nazionalistici (compresi  Alija Izetbegovic e Radovan Karadzic).

La Jugoslavia  nel dopoguerra è stata uno Stato socialista basato sul Partito Comunista , l’Esercito comunista ( Jugoslavija Narodna Armija (JNA)) , la Polizia o milizia ed il concetto di lavoratori –imprenditori.Per 45 anni , il totalitarismo di Tito mantenne la pace etnica  all’interno della Jugoslavia. Il concetto che egli continuamente richiamava era quello di “Fratellanza e Unità”.

Quando la FRY fu fondata furono riconosciuti soltanto due gruppi etnici. I Bosno – Croati ed i Serbi. Nel 1968 i Bosno – Musulmani furono anche riconosciuti come una nazione distinta. Una nuova Costituzione adottata nel 1974 portò ad incrementare la decentralizzazione dei poteri di governo , offrendo ai sei Stati federali della Repubblica una maggiore indipendenza politica ed economica e dando alla Vojvodina ed al Kossovo uno status autonomo. Gli sviluppi economici e politici dal 1974 al 1980 preparano la scena per la disintegrazione della Jugoslavia e l’inizio di un nuovo conflitto nei Balcani.

Il 4 maggio del 1980 , all’età di 88 anni Tito muore a Lubiana in Slovenia. Dopo la sua morte vi fu un crescente risentimento verso il controllo del governo centrale.

L’economia socialista di tipo statale continuava a stagnare come in molti dei paesi comunisti  dell’Europa dell’Est. Ciò fu dovuto a due fattori concomitanti: un ritorno delle masse di lavoratori ospiti  Jugoslavi che rientravano  a casa nel momento più cruciale di una depressione economica nell’Europa dell’Est; e la fine della posizione favorevole che la Jugoslavia aveva sfruttato come paese non allineato tra gli US e l’URSS durante la Guerra fredda . Richieste nazionalistiche e la domanda di una maggiore autonomia  cominciarono crescere tra i vari gruppi etnici di Jugoslavia. L’ economia degradata rappresenta una delle circostanze che portarono a tensioni etniche , dal momento che i politici nazionalistici cercarono capri espiatori per giustificare le difficoltà economiche del momento. Inoltre vi erano paure da parte di altri gruppi per una dominazione serba nella regione . Nella primavera del 1981 vi furono degli scontri in Kosovo tra l’Amministrazione serba ed i numerosi Albanesi – Kosovari  che reclamavano per uno status di settima repubblica , ma senza chiedere l’indipendenza. Questa situazione portò a violente e sanguinose dimostrazioni che furono severamente represse dalla polizia e dai carri armati dell’esercito serbo (JNA- Jugoslav National Army).

Nel febbraio del 1984 , la città di Sarajevo ospitò con successo le Olimpiadi Invernali, un simbolo internazionale di pace e tolleranza.Nel maggio del 1986, Slobodan Milosevic, un manager di una compagnia di gas , divenne capo del partito comunista di Serbia e rinforzò l’ultranazionalismo serbo. Il 600° anniversario della battaglia di Kosovo Polje il 28 giugno del 1989 fornì a Milosevic l’opportunità per dichiarare chiaramente il suo supporto alla nazione Serba, dimostrando un puro sciovinismo serbo e  reclamando un più stretto controllo sul kosovo. Nel marzo del 1989 lo statuto autonomo della Vojvodina e del Kosovo furono annullati e quei paesi , contro la loro volontà, divennero di nuovo parte integrante della Serbia . Lo smantellamento della Jugoslavia multi etnica di Tito era in corso.

Nel 1990 si svolsero le elezioni in Jugoslavia. Il partito comunista vinse soltanto in Serbia e  Montenegro, mentre i  partiti nazionalisti andarono al potere nelle altre quattro repubbliche federali. Le vittorie nazionaliste furono in molti casi una reazione alla paura del crescente potere serbo. Dopo le elezioni la Slovenia e la Croazia abbandonarono l’idea di una Jugoslavia unita , lasciarono la FRY e vennero riconosciute dai Paesi europei  come stati indipendenti.

Franjo  Tudjman, il nuovo presidente croato aveva promesso ai suoi elettori “una Croazia , forte , democratica indipendente all’interno dei suoi confini storici”.

Il presidente Serbo Milosevic dichiaro che in “ caso di distruzione della Jugoslavia , i confini della Serbia devono  essere ridefiniti , perché il futuro Stato serbo deve includere tutte le aree dove vivono i Serbi”
 La Bosnia – Erzegovina seguì la guida della Slovenia e della Croazia , tenendo un referendum per l’indipendenza il 29 febbraio ed il 1 marzo. Il referendum fu boicottato da molti serbi bosniaci. Quando i risultati del referendum furono annunciati il 2 marzo ed il desiderio del popolo per una Bosnia indipendente fu annunciato ufficialmente , paramilitari serbi presero posizione attorno a Sarajevo. Il 6 aprile la BiH fu riconosciuta come stato indipendente dalla Comunità Europea ed i paramilitari serbi aprirono il fuoco su una folla di pacifici dimostranti.

Le forze paramilitari hanno bombardato e sparato nelle città della Bosnia in marzo e aprile. L’assedio di Sarajevo come pure la guerra in Bosnia e Erzegovina erano cominciati.

La pace sarà firmata a Parigi dopo oltre tre anni e mezzo.

 

Mr. Thierry Domin
Publicata per la prima volta su
SFOR Informer#117, 11 luglio , 2001

 

 

 

G.R.

 

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